Tennis

Murray a un anno dal ritiro: “Amo il golf”. Il difficile rapporto con i media

Intervista a cuore aperto da parte di Andy Murray a un anno dal ritiro dalle competizioni
Il tennista Andy Murray
Andy Murray (Getty Images)

Non soltanto Rafa Nadal, ma anche Andy Murray tra i tennisti che si sono ritirati nel 2024 con lo scozzese che ha preceduto di qualche mese il maiorchino, appendendo la racchetta al chiodo al termine delle Olimpiadi di Parigi per, poi, diventare coach di Novak Djokovic nella prima metà di questa stagione.

La vita di Murray dopo il tennis

Intervistato al The Romesh Ranganathan Show, l’ex n. 1 della classifica ATP appare felice della sua nuova vita: “Amo il golf, e se ti appassiona uno sport, penso che lavorare con un grande giocatore nei suoi momenti più importanti sarebbe un lavoro fantastico. Se lavori con un giocatore d’elite, puoi aiutare nelle decisioni, nella strategia. Sarebbe una posizione meravigliosa. Guardando indietro, se qualcuno mi avesse detto a 17 o 18 anni: ‘Giocherai una finale a Wimbledon’, non mi sarebbe importato se avessi vinto o perso. Semplicemente l’avrei giocata, ma una volta lì, la pressione per vincere e farlo bene è enorme. Se perdi una finale, la domanda è: ‘Perché non hai vinto? Sei abbastanza forte mentalmente? Il tuo gioco è abbastanza buono?’. C’è sempre pressione per rendere. È una delle cose più belle dello sport, ma anche una delle più difficili”.

Il rapporto di Murray con i media

Il tre volte campione Slam ripercorre, poi, le difficoltà avute nel gestire la relazione con i media: “Ero molto preoccupato per la vita dopo il tennis, ma ora che ci sono dentro… mi piace. All’inizio della mia carriera, quando cercavo di essere me stesso, alcune cose che dicevo venivano esagerate e generavano polemiche. Ero esausto. Ho perso fiducia nei media e alla fine mi sono chiuso, parlando poco e pensando solo a giocare. Oggi, però, il contesto è diverso”.