Tennis

Naldi resta fuori dal team Sinner: “Amareggiato”. Ferrara pentito: “Non rifarei certe cose”

Umori agli antipodi per i due protagonisti del caso Clostebol che ha visto coinvolto Jannik Sinner
Giacomo Naldi e Umberto Ferrara
Jannik Sinner durante la premiazione dell'Australian Open 2024 (Getty Images)

Il ritorno di Umberto Ferrara nello staff di Jannik Sinner non poteva lasciare indifferente Giacomo Naldi che, dopo l’esplosione del caso Clostebol, era stato licenziato dal n. 1 al mondo come il 55enne bolognese ora rientrato nel team.

Lo sfogo di Naldi

Il fisioterapista si lascia andare ad uno sfogo a Repubblica: “Non ho alcuna intenzione di commentare, è una storia che mi ha amareggiato troppo, ha danneggiato la mia immagine. Quando sarà il momento opportuno parleremo di tutto con calma. Ho sentito Sinner solo quando mi ha chiamato per farmi gli auguri dopo la nascita di mia figlia. La testimonianza di Ferrara è penosa, magari un giorno parlerò, ma ora fa troppo male. Ora ricomincia l’incubo come l’estate scorsa”.

Ferrara pentito

Ben diverso, ovviamente, l’umore di Ferrara che continua indirettamente a incolpare proprio Naldi per il caso Clostebol: “Facile dire che non rifarei mai più le stesse cose. Sicuramente non farei più affidamento sul comportamento altrui”.