Nargiso sicuro: “Non era il miglior Sinner quello visto con Alcaraz in finale agli US Open”

Non sono i reali valori di forza tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz quelli emersi dalla finale degli US Open vinta in modo netto dallo spagnolo con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4: ne è convinto l’ex tennista Diego Nargiso che esprime il suo punto di vista a Fanpage.it.
La tattica vincente di Alcaraz contro Sinner agli US Open: una variazione ogni quattro colpi
Nargiso ha visto un Sinner non in giornata
L’ex componente della nazionale italiana di Coppa Davis non ha dubbi: “Si è visto che non era il miglior Jannik, mentre Carlos arrivava con grande slancio anche battendo Novak Djokovic per la prima volta tre set a zero sul cemento. Non ha mai avuto delle distrazioni e non ha mai dato la sensazione di poter perdere un set. Jannik ha commesso subito qualche errore di troppo. Ogni volta che ha perso il servizio nei tre set lo ha fatto su un errore di dritto in attacco. Significava che non fosse tranquillo e che non fosse la giornata giusta. Mi ha colpito il fatto che non sia riuscito a fare la differenza. Sicuramente l’aspetto meno positivo, non c’è dubbio, è stato quello di avere una percentuale molto bassa di prime di servizio, che non gli ha permesso chiaramente di giocare con più audacia e tranquillità. Questa sconfitta deve essere sicuramente uno stimolo per Jannik e lo è, perché lui stesso l’ha già detto: ricomincerà a lavorare molto forte su determinate cose che aveva un po’ lasciato indietro. Per battere Carlos ha bisogno di più: non può limitarsi a giocare al 60-70% come fa con gli altri”.