Nargiso spiega il no di Sinner alla Coppa Davis: “Si è tolto un peso”
Diego Nargiso appoggia la decisione di Jannik Sinner di rinunciare alla Coppa Davis in questa stagione e si schiera apertamente dalla sua parte.
Nargiso giustifica il no di Sinner alla Davis
L’ex tennista napoletano cerca d’interpretare lo stato d’animo del n. 2 della classifica ATP: “È molto complicato stare nella testa dei grandi campioni. Se vogliamo guardarla da tifoso della Nazionale personalmente ne ho fatto una ragione della mia carriera, è chiaro che questa decisione lascia l’amaro in bocca. È vero che abbiamo vinto due volte la Davis, ma allo stesso modo avrebbe potuto dire che non è mai troppo vincere due volte la Davis. Con questa frase è come se si fosse liberato dai suoi doveri. Ma non sono doveri, giocare per la Nazionale è un grande piacere. Sicuramente è una grave perdita. Anche perché dobbiamo approfittarne quando abbiamo questi grandi campioni. Dall’altra parte, però, è difficile quando sei un numero 1, bisogna starci in quella posizione per poter capire veramente. È un po’ semplicistico dire che tanto una settimana in più o in meno non gli avrebbe cambiato la vita. Quest’anno non ha giocato tanto, ma abbiamo visto i problemi fisici e una settimana in più di preparazione atletica potrebbe rappresentare qualcosa di importante per l’anno successivo e per gli Australian Open. Gli unici dubbi che si hanno su Jannik sono quelli legati alla tenuta fisica in determinati momenti del match, c’è ancora qualcosa da rivedere. In Cina c’erano condizioni molto particolari e Sinner aveva avuto già qualche problema di resistenza in condizioni climatiche difficili. Ieri a Vienna è successa la stessa cosa“.
Le speranze dell’Italia nelle Finals di Coppa Davis a Bologna
Nargiso fa, poi, una previsione su quello che potrebbe accadere a Bologna: “Quest’anno non partiamo da 1-0, però partiamo con una coesione importante di squadra. Musetti dovrà fare il leader, per lui qualificarsi a Torino sarebbe un traguardo incredibile. I ragazzi devono fare squadra e gruppo, verrà fuori uno spirito diverso. Non puoi più contare sul punto di Jannik, ma i vari Berrettini, Musetti, Cobolli, Arnaldi e Sonego quando vengono chiamati in causa devono cercare di fare la differenza. Sarà una grande prova, è come giocare una finale mondiale e perdi il tuo miglior giocatore. Il doppio sarà fondamentale. Capitan Volandri ha ancora un compito ancora più arduo: scegliere la squadra giusta ogni volta“.