Tennis

Panatta vede un Sinner più umano dopo la dedica a Laila Hasanovic: “Sta crescendo da ogni punto di vista”

Adriano Panatta commenta la settimana tennistica appena trascorsa che ha visto trionfare Jannik Sinner a Vienna
Adriano Panatta
Adriano Panatta (Getty Images)

Presenza fissa alla Domenica Sportiva su Rai 2, Adriano Panatta propone sempre delle interessanti riflessioni su quanto accaduto nella settimana di tennis appena andata in archivio.

Il bel giudizio di Panatta su Sinner

Il vincitore del Roland Garros nel 1976 fa una considerazione su Jannik Sinner legata all’aspetto caratteriale dopo il trionfo a Vienna: “Con Zverev ho visto Sinner molto bene nonostante qualche difficoltà iniziale perché è partito male, ha perso il primo set, poi è riuscito a vincere il terzo set 7-5 quindi un match più o meno alla pari. E poi ho visto un Sinner un po’ più umano perché aveva in tribuna il papà e la mamma che non è una novità, ma anche la fidanzata, che ha anche ringraziato alla fine della finale. Questo ragazzo sta crescendo anche sotto quel punto di vista”.

Focus sulla Coppa Davis e su Musetti

Il romano tocca poi il tema legato alle prospettive dell’Italia alle Finals di Coppa Davis e la settimana positiva vissuta da Lorenzo Musetti a Vienna: “Volandri ha fatto già le convocazioni, Musetti, Cobolli e Berrettini in ordine di classifica e il nostro doppio Bolelli-Vavassori. Una squadra forte perché Musetti sta nei primi dieci, Cobolli sta nei primi venti, Berrettini sui campi veloci è sempre molto pericoloso e abbiamo un doppio che è tra le prime dieci coppie del mondo, per cui anche così siamo una squadra forte. Musetti è molto cresciuto e maturato, ormai è un giocatore stabile nei primi dieci, quando un giocatore è stabilmente nei primi 10 è un giocatore vero. L’ho visto contro Zverev in semifinale a Vienna, gli manca un pezzettino per arrivare quarto o quinto. Quei due, Sinner e Alcaraz, sono inavvicinabili in questo momento, di un’altra categoria. Il divario con gli altri tra i primi 15 è enorme. Gli altri non li battono mai, cioè non battono mai Sinner. Alcaraz può anche perché è meno solido da un certo punto di vista”.