Panichi svela la clausola Sinner: “Non posso parlare”. Poi spiega il clic con Djokovic
Il preparatore atletico più famoso al mondo è, senza dubbio, Marco Panichi, per sette stagioni al fianco di Novak Djokovic prima di un breve periodo al fianco di Jannik Sinner, concluso dopo la finale persa dall’azzurro con Carlos Alcaraz al Roland Garros.
Panichi non può parlare di Sinner
Il 61enne romano chiarisce a Repubblica di avere una clausola contrattuale ancora in essere con il 24enne di San Candido: “Del mio rapporto con Jannik non posso parlare per ragioni contrattuali. Sinner che balla sui tavoli? Non faccio nomi, ma dico in generale che ad alcuni atleti certe improvvisazioni possono servire per imparare a gestire le emozioni. E comunque una cosa su Sinner voglio dirla: i tre mesi di squalifica sono stati i più belli della mia vita professionale. Abbiamo lavorato a fondo, sempre divertendoci e scambiando molte cose con grande rispetto”.
Il rapporto speciale con Djokovic
Panichi si illumina, poi, quando ripensa alla lunga collaborazione con Nole: “Siamo entrati in una connessione umana fortissima: è scattato un clic tra di noi. Non ho mai conosciuto nessuno così curioso, avido di conoscere e restituire conoscenze. La sua grandezza stava nel condividere: tu davi delle indicazioni, lui le metabolizzava col suo codice e si cresceva entrambi. Aveva una disciplina e una cura per i dettagli ossessive. Ogni volta voleva provare qualcosa in più, ricordo certe serate, esausti ma felici”.