Roland Garros

Roland Garros 2025, Musetti: “Battaglia nel terzo set. Cresciuto dentro e fuori dal campo”

Lorenzo Musetti conquista la prima semifinale della carriera al Roland Garros battendo Tiafoe in quattro set
Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti (Getty Images)

Conquista per la prima volta in carriera la semifinale al Roland Garros Lorenzo Musetti, che batte sul Philippe Chatrier Frances Tiafoe in quattro set con il punteggio di 6-2, 4-6, 7-5, 6-2. Un successo prezioso per il tennista carrarino che raggiunge così la quarta semifinale in stagione sulla terra dopo la finale di Monte-Carlo e le semifinali di Madrid e Roma. Per Musetti prossimo avversario che uscirà dal vincente del match tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul in programma questa sera alle 20:!5. Queste le parole del numero due d’Italia a fine match: “Oggi era complicato giocar bene con tutto questo vento, Frances non ha iniziato benissimo e non era facile fare le scelte giuste. Nel terzo set è stata una vera battaglia, ero leggermente stanco e non è stato facile rimanere tranquillo. Ho trovato comunque quell’energia extra per vincere il set, poi il quarto è stato il migliore per la qualità del gioco”. 

Roland Garros 2025, Musetti sul suo rovescio: “È il segreto del mio successo”

Negli ultimi dodici mesi Musetti è cresciuto, raggiungendo il suo best ranking all’inizio della stagione sul rosso entrando per la prima volta nella sua carriera in top ten. Lorenzo ha così spiegato il salto di qualità compiuto recentemente: “Nell’ultimo anno ho completato il processo di crescita, dentro ma soprattutto fuori dal campo. Sono diventato padre, questo mi ha dato una responsabilità in più e adesso approccio alle cose in maniera più seria e professionale. La routine quotidiana, l’allenamento e il tempo libero, mi godo i momenti con la mia famiglia, anche se non sono qui fisicamente sono qui nel mio cuore e questa vittoria è per loro”. L’ultima domanda è relativa allo stile di gioco di Musetti, che da molti viene descritto come il giocatore più elegante del circuito: “Noi italiani siamo sempre eleganti (ride, ndr). Ho questo stile che appartiene al passato, purtroppo oramai ci sono pochi giocatori col rovescio a una mano, è difficile rispondere contro chi serve a 200 all’ora. Quando ho avuto la racchetta in mano per la prima volta per me è stato naturale giocare il rovescio a una mano, non abbiamo mai cambiato questo colpo ed è il segreto del mio successo”.