Roland Garros 2025, Musetti: “Triste e deluso. Mi sono sentito più vicino a Carlos”

È un Lorenzo Musetti molto deluso quello che in conferenza stampa analizza il suo ritiro dalla semifinale del Roland Garros. Due ore di altissimo livello per il prossimo numero 6 della classifica ATP, capace di vincere il primo set e trascinare Alcaraz al tie-break nel secondo. Come successo a Monte-Carlo un problema fisico ha costretto Musetti ad alzare bandiera bianca, come analizzato dallo stesso tennista carrarino: “Sono triste e deluso, ma è stato un gran match. Ho avuto la sensazione di essere più vicino a Carlos questa volta. Mi spinge a tirare fuori il mio limite, questo è quello che fanno i campioni. Lui fisicamente è molto forte, è uno dei più forti e imposta molto il suo gioco sul lato fisico. Dovevo stare bene per stare al suo livello, forse è solo una coincidenza ma sicuramente analizzeremo cosa potevamo fare meglio per farci trovare più preparati la prossima volta. Non sono un preparatore atletico, credo molto nel mio staff, ho avuto un mese molto impegnativo dove fortunatamente ho giocato tanto. È stato un mese che mi ha dato tanto, ma mi ha tolto molte energie mentalmente e scavare dentro può togliermi anche energie fisiche. Ho 23 anni, quando si gioca uno Slam e si va avanti non è mai facile mantenere un livello fisico molto alto. Anche da queste partite e questi infortuni si può migliorare”.
Roland Garros 2025, Musetti: “Non capita tutti i giorni di giocare una semifinale Slam”
Tra le tante cose di cui si è parlato nel postpartita c’è stato anche l’argomento relativo alla chiusura del tetto, che Musetti ha analizzato così: “Stamattina già mi ero scaldato col tetto chiuso, ci era stato anticipato che al 99% si giocava col tetto chiuso e ce lo hanno confermato un’ora prima della partita. Erano previsti degli scrosci d’acqua, è stato meglio così per evitare di interrompere la partita. Sentivo questo fastidio che non dovrebbe essere lo stesso di Monte-Carlo, ma domani lo sapremo meglio. L’ho sentito nei primi game del terzo set, l’ho trascinato pensando di poterlo gestire, ma ho sentito di perdere sempre più potenza e forza sul muscolo. Non riuscivo più a stare dietro agli scambi, non riuscivo a stare nella partita e mi è sembrato logico e giusto ritirarmi. Prossimamente ci sono altri tornei importanti, ovvio che se non avessi avuto nulla non mi sarei ritirato. Non capita tutti i giorni giocare una semifinale Slam”.