Roland Garros 2025, semifinali Musetti-Alcaraz e Sinner-Djokovic: analisi e precedenti

Occorre tornare indietro al 1960 per trovare due nostri connazionali in semifinale al Roland Garros con Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola protagonisti: in quell’occasione, il nativo di Tunisi si aggiudicò poi il torneo in finale sul cileno Luis Ayala, giustiziere di Sirola; per quanto appena scritto, se Jannik Sinner e Lorenzo Musetti dovessero qualificarsi entrambi per l’atto conclusivo di domenica 8 giugno avremmo per la prima volta nella storia dello Slam parigino una finale tutta italiana.
Non bisogna, però, bruciare le tappe perché l’altoatesino e il toscano dovranno prima vedersela, rispettivamente, con il tennista più vincente nella storia degli Slam, Novak Djokovic, e il giocatore probabilmente più forte al mondo sulla terra rossa dopo il ritiro di Rafa Nadal: Carlos Alcaraz.
Di seguito, trovate la presentazione delle due attesissime sfide in programma venerdì 6 giugno.
Musetti (8) – Alcaraz (2) (ore 14:30)
Il 23enne carrarino ha messo in mostra una continuità impressionante in questa stagione sulla terra rossa in cui ha raggiunto il traguardo delle semifinali nei tre Masters 1000 di Montecarlo, Madrid e Roma, oltre ovviamente al Major in Francia; dal 1990 a oggi, soltanto altri quattro tennisti erano riusciti a centrare la stessa impresa: Rafa Nadal (2007, 2010, 2011, 2013 e 2019), Novak Djokovic (2008), Andy Murray (2016) e Alexander Zverev (2022); dall’altra parte, lo spagnolo è impegnato nella difesa del titolo vinto un anno fa ed è a caccia del quinto sigillo in uno Slam, oltre a confermare una superiorità emersa sul rosso dove ha trionfato nel Principato e al Foro Italico, saltando invece l’appuntamento di casa a Madrid per un infortunio alla gamba destra.
I precedenti tra Lorenzo e Carlos
I due atleti si troveranno di fronte per l’ottava volta in carriera con il 22enne di El Palmar in vantaggio per 6 a 1 dopo essersi aggiudicato entrambi i confronti diretti disputati quest’anno nella finale di Montecarlo per 3-6 6-1 6-0 e nella semifinale di Roma con il punteggio di 6-3 7-6 (7-4); anche se il nostro connazionale ha dato qualche segnale di stanchezza nel quarto di finale con Frances Tiafoe, in cui è stato sfortunato protagonista di un episodio che avrebbe addirittura potuto costargli la squalifica quando calciando una pallina ha colpito involontariamente una giudice di linea, il fatto che sogni da tanto tempo il primo sigillo in uno Slam ci porta a non escludere a priori il risultato a sorpresa considerate le motivazioni extra dell’azzurro.
Sinner (1) – Djokovic (6) (ore 19:00)
Il campione altoatesino è apparso in forma splendente a Parigi dove non ha ancora ceduto un set, trasmettendo la sensazione di essersi messo definitivamente alle spalle lo stop di tre mesi imposto dall’accordo con la WADA per mettere fine al famigerato caso Clostebol. In particolare, impressionano le partenze lanciate del nativo di San Candido che è uscito dai blocchi con la velocità di un Marcell Jacobs opposto a Jiri Lehecka, Andrey Rublev e Alexander Bublik, non concedendo mai più di un game nel 1° set; percorso inverso per l’eterno Djokovic che, a caccia del traguardo del 25° Slam mai raggiunto da nessun tennista nella storia, ha ceduto il servizio soltanto nel game d’apertura della sfida dei quarti con Alexander Zverev, vinta in rimonta per 4-6 6-3 6-2 6-4 grazie anche ad un incredibile scambio da 41 colpi sull’unica palla-break avuta dal tedesco nella quarta frazione.
I precedenti tra Jannik e Novak
Il bilancio è in perfetta parità con quattro successi a testa, ma l’azzurro si è aggiudicato gli ultimi tre duelli andati in scena sul veloce in Coppa Davis nel 2023, all’Australian Open e a Shanghai nel 2024, dando l’impressione di aver acquisito una certa superiorità nei confronti del 38enne di Belgrado; l’unica sfida giocata sul rosso è, ormai, troppo datata per considerarla attendibile, risalendo al 2021 quando Nole riuscì a prevalere per 6-4 6-2 a Montecarlo contro un Sinner che occupava la posizione n. 23 in graduatoria. Dal punto di vista mentale non sarà comunque una partita semplice per Jannik, tuttavia sul piano fisico c’è un divario evidente in favore del nativo di San Candido motivo per cui, anche se Djokovic è ancora capace di conquistare punti spettacolari, ci riesce difficile immaginarlo in grado di strappare tre set sulla terra al nostro connazionale.