Tennis

Rottura Alcaraz-Ferrero: le reazioni di Cervara, Corretja, Roddick e Rusedski

Il tema del giorno in ambito tennistico continua a essere la separazione tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero
Il tennista Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz (Getty Images)

Dopo sette anni assieme, Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero  si sono detti addio nella giornata di mercoledì 17 dicembre e continuano ad arrivare commenti su quanto accaduto.

Le parole di Cervara, Corretja, Roddick e Rusedski sul divorzio tra Alcaraz e Ferrero

Gilles Cervara (ex coach di Medvedev ora al fianco di Basavareddy): “Ho notato che quei campioni lì erano capaci di sentire quando avevano bisogno di qualcosa di diverso, o di più, per continuare ad andare avanti. E, se è così, è molto intelligente da parte di Carlos per continuare a progredire. Penso che sia il giocatore o l’allenatore ed è quello che ho vissuto con Daniil che a un certo punto, è importante essere in grado di sentirlo in anticipo per non arrivarci troppo tardi ed essere sicuri che il cambiamento avvenga per buone ragioni, verso una maggiore progressione. Ora, solo il futuro potrà giudicare questa decisione. Nulla impedisce di pensare che potrebbe richiamare Juan se vincesse di meno. Sette anni sono molto lunghi. Oltre i tre anni, già, comincia a essere lungo ed è qualcosa di importante mantenere una forma di freschezza, trovare sempre modi per progredire, per sfidarsi”.

Alex Corretja (ex. 2 della classifica ATP): “La mia prima impressione è stata molto triste, non me l’aspettavo affatto. Attraverso il tempo che trascorri insieme a una persona (giorni, settimane, anni), forse c’è qualcosa che a volte non sei esattamente d’accordo nelle stesse situazioni. Personalmente ho avuto la sensazione che avessero ancora tante cose da fare insieme. Penso che abbiano raggiunto obiettivi straordinari, ma ovviamente ne avevano ancora tanti da raggiungere. Quindi sono molto triste, per entrambi e per il tennis in generale. La combinazione Alcaraz-Ferrero era fantastica, è stato bello per tutti. Carlos ha un team fantastico, molto forte e solido. Potrei pensare che nel prossimo futuro potrebbero aggiungere qualcun altro. Probabilmente cercheranno di vedere come va solo con Samuel Lopez ma forse dopo l’Australia… vedremo, perché contano i risultati. A volte ci sono più aspettative, o dipende da come procedi. Non mi sorprenderei affatto se includessero qualcuno come un ex giocatore che capisce il gioco, le situazioni e il fatto di essere stato lì. Penso che sarebbe bene per lui aggiungere anche qualcuno con idee diverse, per dare più valore alla squadra”.

Andy Roddick (ex n. 1 della classifica ATP): “Non so chi abbia fatto questa scelta ma se è ponderata non la fai il 17 dicembre. Magari la fai a novembre dopo le ATP Finals o magari ancora prima. Tra l’altro tra poche settimane inizierà l’Australian Open e qualsiasi cambiamento richiederebbe tempo. Sarà certamente interessante ma il timing di questa scelta lo trovo davvero incredibile. Alcaraz aveva 13 anni quando ha iniziato a lavorare con Ferrero che è un po’ diventato come un secondo padre. Juan Carlos gli ha sempre potuto dire dei ‘no’, mi chiedo chi riuscirà adesso a dire quei ‘no’ a un Carlos ormai diventato adulto. Non so in quanti accetterebbero adesso di diventare il nuovo coach di Alcaraz. Lavoreresti con uno dei migliori al mondo ma ci sarebbero tanti lati contrari come il fatto che allenarlo possa risultare un po’ intimidante in questo momento”.

Greg Rusedski (ex n. 4 della classifica ATP): “Non mi sorprenderei se ci fossero stati alcuni disaccordi sulla programmazione nelle ultime settimane perché Carlos si è infortunato durante l’ATP di Tokyo, poi si è infortunato di nuovo alle ATP Finals a Torino, ma ha continuato comunque a giocare e non ha rinunciato alle esibizioni di dicembre negli Stati Uniti. Si guardi al recente documentario su Netflix e si vede che il team di Carlos vuole che lui sia ultra-professionale per cercare di raggiungere i livelli dei grandi del tennis come Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Si guardi a Jannik Sinner: si è ritirato dalle Finals di Coppa Davis e non sta giocando alcuna esibizione. Si sta preparando per la nuova stagione. Quando Federer, Nadal e Djokovic erano al vertice, non li si vedeva giocare troppe esibizioni. Il periodo di pausa è un momento cruciale dell’anno per prepararsi alla nuova stagione, ma Carlos è a un’età in cui pensa di poter continuare a spingere e che non gli succederà nulla. Potrebbe non essere così. Come si fa a sostituire Ferrero? Chi può fare quel lavoro? Non sarà facile. È stato con Carlos fin dall’inizio e potrebbe essere difficile per lui trovare un allenatore che possa dargli ciò che Juan Carlos gli ha dato fino a questo punto della carriera”.