Tennis

Rune esagera: “Quando tornerò in campo il mio obiettivo è diventare il n. 1 del mondo”. E sulle future sfide con Sinner e Alcaraz…

Holger Rune appare molto fiducioso nonostante la rottura del tendine d’Achille lo terrà lontano dai campi ancora a lungo
Holger Rune
Holger Rune (Getty Images)

Impegnato in una difficile riabilitazione a Doha dopo la rottura del tendine d’Achille, Holger Rune rilascia una lunga intervista Sports Illustrated in cui tocca vari temi.

Rune parla della riabilitazione

Innanzi tutto, il danese parla di come stia procedendo il recupero dal grave infortunio: “In questo momento sto svolgendo la riabilitazione a Doha, in Qatar. Ci sono davvero tante persone competenti che si stanno prendendo cura di me ogni giorno. Anche il mio team è molto coinvolto, quindi stiamo andando nella direzione giusta. Sono passate esattamente sette settimane dall’intervento chirurgico e stiamo procedendo più velocemente rispetto ai tempi che avevamo inizialmente previsto. È un buon segnale. Ci siamo posti degli obiettivi settimana per settimana. L’obiettivo era tornare a camminare, e ci sono già riuscito: cammino senza il tutore. Quando lascerò Doha camminerò con delle scarpe normali. Stiamo caricando il tendine quasi ogni giorno, in modi diversi. Ho un giorno di riposo per recuperare, ma stiamo lavorando molto duramente. Ho intorno a me persone che hanno già esperienza con questo tipo di infortunio, quindi le cose stanno andando bene. Onestamente, ci sono stati alcuni giorni difficili, ma fin dall’inizio ho avuto la mia famiglia e il mio team accanto, ed è stato fondamentale. Senza di loro non avrei affrontato tutto nello stesso modo. Ovviamente, il giorno in cui è successo è stato devastante e difficile da accettare. Ma subito dopo ho capito che c’era una grande sfida davanti a me e che dovevo concentrarmi su quella. Non posso permettermi di abbattermi: ho così tanto lavoro da fare che non c’è molto tempo per pensare ad altro“.

Il futuro di Rune

Inevitabile parlare, poi, di cosa accadrà al momento del ritorno nel circuito ATP: “Posso già dire che tornerò più in forma di prima. Sto lavorando molto fisicamente. Il miglior consiglio che ho ricevuto finora è molto semplice: prendersi il proprio tempo. Quando tornerò, sarò una bestia. Sono una persona molto determinata, ho tanta fame di tornare, ma allo stesso tempo voglio tornare nella migliore versione possibile di me stesso: una versione che non si rompe, inarrestabile e capace di battere chiunque, non solo per una settimana, ma in ogni torneo. E credo che questo periodo mi stia dando il tempo necessario per costruire quella persona.  Dopo l’infortunio ho seguito un po’ i tornei di Parigi e Torino, e questo mi ha fatto venire ancora più fame di tornare. Non guardo tutte le partite, perché credo sia necessario anche staccare, ma di sicuro mi sintonizzo e guardo ciò che amo. Sono un grande appassionato di tennis, quindi probabilmente non riuscirò a non guardarlo. Tornare mi trasmetterà una sensazione incredibile. E quando avrò momenti difficili, mi ricorderò cosa significa davvero attraversare un momento duro. Il mio sogno da bambino era diventare il miglior giocatore del mondo, e quel sogno è ancora vivo. Non è stato ancora realizzato. Sto giocando i tornei che voglio, sto vivendo la vita che ho sempre sognato, ma ho ancora fame. Non sono soddisfatto di dove sono arrivato. Penso di poter diventare il miglior giocatore del mondo. Mi sento l’uomo giusto per battere Jannik Sinner e Carlos Alcaraz? Sì, è questo il mio piano”.