Rusedski individua la qualità n. 1 di Sinner: merito del passato da sciatore. I dettagli
Intervistato da Tennis365, Greg Rusedski è convinto che Jannik Sinner abbia una qualità in grado di renderlo unico su un campo da tennis.
Rusedski esalta Sinner
L’ex n. 4 del mondo fa un enorme complimento al 24enne di San Candido: “Il modo in cui utilizza le sue abilità da sciatore per muoversi in campo con una facilità incredibile. Non ho mai visto un giocatore muoversi così. La finale del Roland Garros che ha giocato quest’anno con Alcaraz è stata una delle migliori partite che abbiamo mai visto, inclusi tutti i match tra Federer, Nadal e Djokovic”.
Il confronto tra Sinner/Alcaraz e i Big Three
Il finalista agli US Open 1997 estende poi il paragone tra l’azzurro e Carlos Alcaraz ai Big Three Novak Djokovic, Roger Federer e Rafa Nadal: “Ogni generazione va al livello successivo e questo è ciò che stiamo vedendo con Alcaraz e Sinner. La scienza dello sport migliora, le tecniche migliorano, la tecnologia delle racchette migliora, e anche se diciamo che Alcaraz e Sinner stanno giocando un tennis mai visto prima, questo non significa che i grandi del passato non raggiungerebbero lo stesso livello se avessero le stesse condizioni di oggi. Guardate alla mia generazione, c’era Pete Sampras. Arrivò a 14 titoli del Grande Slam, battendo il record assoluto nel tennis maschile, e tutti dissero che quel record non sarebbe mai stato superato. Poi all’improvviso arrivano Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic e tutti loro vincono 20 o più Slam. Quell’era aveva tre dei più grandi di sempre, e tutti si chiedevano cosa sarebbe successo una volta che Federer, Nadal e Djokovic si fossero ritirati. Poi arrivano Alcaraz e Sinner. A volte c’è un vuoto di uno o due anni prima che nuovi giocatori inizino a dominare, ma con questi due è successo immediatamente. Questo dimostra che stiamo guardando due giocatori che stanno giocando a un altro livello, ma se vinceranno mai tanti titoli quanto i ‘Big 3’, questo è un discorso completamente diverso. Bisogna rispettare la longevità e i risultati di Roger, Rafa e Novak. I loro record saranno molto difficili da battere“.