Tennis

Sinner e lo staff dimezzato che porta fortuna: l’incredibile similitudine tra US Open 2024 e Wimbledon 2025

Jannik Sinner deve essere un sostenitore del motto “less is more”
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill (Getty Images)

Sembra una coincidenza, ma magari non lo è: Jannik Sinner ha trionfato agli US Open 2024 dopo aver licenziato Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, coinvolti involontariamente nel caso Clostebol che si è trascinato fino a quest’anno, e lo stesso è accaduto a Wimbledon 2025 dopo aver interrotto la collaborazione con Marco Panichi e Ulises Badio sempre a ridosso dell’inizio dello Slam.

A Sinner porta fortuna lo staff dimezzato

Avere intorno soltanto persone delle quali si fida ciecamente è, quindi, servito al n. 1 al mondo a tirar fuori il suo miglior tennis in entrambe le occasioni, senza dimenticare l’enorme contributo del tandem di allenatori formato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill: non a caso, il nativo di San Candido sta facendo di tutto per convincere l’australiano a non ritirarsi a fine stagione.

Da non sottovalutare, poi, l’apporto del mental coach Riccardo Ceccarelli, profondo conoscitore della mente del campione altoatesino da quando era allenato da Riccardo Piatti; di certo, in un torneo così complicato d’affrontare sul piano psicologico il suo aiuto sarà stato fondamentale.

C’è, ora, grande curiosità per vedere se Sinner deciderà di avvalersi di un nuovo fisioterapista e preparatore atletico al prossimo US Open o si farà condizionare dalla superstizione, presentandosi a Flushing Meadows con lo stesso staff ridotto presente sull’erba londinese e nell’ultima edizione del Major newyorkese.