Tennis

Sinner mette i 24 Slam di Djokovic nel mirino: “Voglio fare la storia del tennis”. E su Ferrara/Panichi…

Jannik Sinner alza a dismisura l’asticella dopo il successo con Félix Auger-Aliassime a Cincinnati
Umberto Ferrara e Jannik Sinner
Umberto Ferrara e Jannik Sinner (Getty Images)

Prima vittoria per Jannik Sinner opposto a Félix Auger-Aliassime dopo due sconfitte nel 2022 con il nativo di San Candido che travolge per 6-0 6-2 il malcapitato canadese nei quarti del Masters 1000 di Cincinnati, regalandosi una sfida inedita con il sorprendente qualificato Terence Atmane.

Sinner vuole fare la storia del tennis

In conferenza stampa, il n. 1 al mondo sembra puntare ai 24 Slam di Novak Djokovic dopo aver raggiunto 25 vittorie di fila sul cemento come Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray e Rafa Nadal: “Per me è un onore, ma non posso ancora paragonarmi ai Big 4. Il loro livello è diverso. Ma sono felice perché voglio lasciare un segno e poter scrivere il mio nome nella storia del tennis. Tutte le partite sono diverse, anche quando affronti lo stesso giocatore nel corso della stessa stagione. Ho risposto davvero bene e credo sia stata questa la chiave. È difficile giocare contro Auger-Aliassime perché serve molto bene, si muove alla grande e colpisce molto bene il dritto. È in una forma fisica incredibile inoltre. Mi sono preparato nel miglior modo possibile, anche dal punto di vista tattico. Ho giocato un ottimo tennis”.

La scelta di sostituire Panichi con Ferrara

L’azzurro si apre anche su un tema scottante come il licenziamento di Marco Panichi e il ritorno del discusso Umberto Ferrara: “Ho sentito che in questo momento avevo bisogno di qualcuno che conoscesse meglio il mio corpo: abbiamo detto tutto nel comunicato, la situazione è diversa rispetto ad un anno fa. Con Umberto abbiamo lavorato insieme per circa due anni prima dell’interruzione e il suo lavoro mi ha portato enormi benefici; abbiamo curato ogni aspetto: mobilità, stabilità e resistenza del mio corpo sono migliorate. Anche con Panichi mi sono trovato bene, ma forse non era la scelta più adatta, con Umberto ho sempre avuto buone sensazioni”.