Sinner replica ad Alcaraz: “Non gioco per battere i record”. Il sogno di Jannik

Arrivato a quota sei titoli Slam, Carlos Alcaraz comincia a riflettere sulla possibilità di battere il record di 24 appartenente a Novak Djokovic e lo confessa in conferenza stampa a Riad dopo aver battuto Taylor Fritz in semifinale al Six Kings Slam.
A stretto giro di posta arrivano le parole del suo avversario in finale nella ricca esibizione che mette in palio sei milioni di dollari per il vincitore con Jannik Sinner che la pensa in modo differente.
A Sinner non interessano i record ma vincere il Roland Garros
Come riportato da Ubitennis, il 24enne di San Candido non è interessato a battere i record: “Mi considero molto fortunato a fare quello che faccio, ma ci sono ovviamente alti e bassi emotivi. Passiamo molto tempo lontano dalle nostre famiglie, viaggiamo costantemente ed è difficile avere intimità. Comunque sia, diventare un tennista professionista è un sogno che si avvera. Ho trasformato la mia grande passione nel mio lavoro, ma penso di dover sempre considerare il tennis come un hobby e praticarlo con piacere. Voglio giocare al massimo livello per il resto della stagione. Sono eventi importanti quelli che mi attendono. Devo mantenere il mio spirito combattivo, non mollare mai e continuare a migliorare ogni giorno. È questo che mi ha permesso di diventare il numero 1 mondiale. Il mio obiettivo finale nel tennis è vincere tutti i tornei del Grande Slam e mi manca soltanto Parigi. Non gioco per battere record, ma gioco al miglior livello possibile”.
Il desiderio di migliorarsi
L’azzurro fa, poi, una interessante riflessione sulla volontà di progredire sul piano del gioco: “È veramente importante per me progredire. È la cosa più importante. Alla fine della mia carriera, voglio poter dire che ho fatto tutto il possibile per raggiungere il mio pieno potenziale. Il successo non mi cambierà mai come persona, e anche questo è molto importante. Ci vuole concorrenza. Ci vogliono giocatori più forti di sé. Carlos è un tennista versatile, un talento incredibile. Lo abbiamo visto ancora in campo con Fritz: drop shot, slice. Sa fare tutto. Ammiro quei ragazzi. Ammiro Novak, ammiro Carlos. È importante per me avere un momento dentro di me in cui posso dire che devo migliorare e che è importante. Questo è ciò che mi motiva”.