Sinner respinge il paragone con Djokovic: “Nole è ancora in un campionato diverso”. E su Alcaraz…

Terzo titolo ATP in stagione, 21° in carriera, per Jannik Sinner a Pechino dove liquida in finale lo statunitense Learner Tien con il punteggio di 6-2 6-2.
Sinner allontana il paragone con Djokovic
Il 24enne di San Candido non vuole sentirsi accostato a Novak Djokovic nella conferenza stampa di fine torneo: “Quando mi paragonano a Djokovic, penso sempre che lui sia in un campionato diverso, con tutto quello che ha ottenuto nella sua carriera. Io sono solo un normale 24enne che cerca di giocare il miglior tennis possibile. So di aver vinto alcuni grandi titoli nella mia giovane carriera, ma vediamo quanto a lungo riuscirò a mantenerli. Quello che Novak, Rafa e Roger hanno fatto per oltre 15 anni è stato incredibile. Novak è ancora qui e sta mostrando un tennis incredibile. Non mi sto paragonando a loro, sono qui per giocare e divertirmi”.
2° titolo per Sinner a Pechino contro i 6 di Djokovic
Due volte vincitore di questo torneo nel 2023 e quest’anno, l’azzurro si sente ancora lontano dal traguardo dei sei titoli messi in bacheca dal serbo: “Avere il mio nome accanto a quelli di Djokovic e Nadal è fantastico. Allo stesso tempo, come dico sempre, ognuno è diverso e cerca di fare la propria carriera. Questo sarà sempre un torneo meraviglioso, qualunque cosa accada in futuro. È molto insolito arrivare in un posto per la prima volta e vincere subito. Mi è successo qui, tre finali di fila in tre anni. Significa che mi piace molto giocare a tennis qui e mi sento a mio agio”.
Il giudizio sul forfait di Alcaraz a Shanghai
Inevitabile, poi, una riflessione sul ritiro di Carlos Alcaraz a Shanghai: “Dipende ovviamente dai risultati che ottieni. Se vai molto lontano, come ha fatto Carlos questa stagione in cui praticamente ogni volta che gioca arriva almeno in finale, ho la sensazione che si debba saltare qualche torneo a un certo punto. I tornei stanno diventando più lunghi, anche i Masters 1000 durano ora due settimane. L’anno scorso ho saltato un paio di tornei, penso sia stata la scelta giusta per il mio corpo e la mia mente. Anche quest’anno non ho giocato a Toronto per esempio, puoi sempre scegliere. Sono sì manifestazioni obbligatorie, ma alla fine puoi sempre scegliere. Io continuerò a farlo per il mio meglio”.