Tennis

Sinner si perdona: “Non ho sbagliato nei match-point con Alcaraz al Roland Garros”

Jannik Sinner torna a parlare della finale persa con Carlos Alcaraz a Parigi

Intervistato da Der Spiegel, Jannik Sinner accetta di rivelare i suoi pensieri riguardo all’epica finale persa con Carlos Alcaraz al Roland Garros.

Sinner spiega cosa ha fatto dopo il match

Innanzi tutto, il nativo di San Candido rivela il post-partita: “Ho cercato di tenere il telefono lontano, abbastanza da non poterlo raggiungere subito. Ma poi ho guardato gli highlights. Ho rivisto i match point. È chiaro, certe cose non si dimenticano facilmente. Però non lo vedo come qualcosa di negativo. Ricordare certe situazioni può essere utile: la prossima volta, saprò cosa fare in modo diverso”.

Non ci sono rimpianti sui tre match-point

Il numero uno al mondo entra, poi, maggiormente nel dettaglio della finale, focalizzando l’attenzione sui tre match-point mancati nel 4° set: “Sul 15-40 ho risposto troppo lungo e la cosa mi ha infastidito. Ma poi Carlos ha giocato in modo incredibile: aggressivo, vicino alla linea, sempre con grande potenza. Quando ho mandato la palla in rete, era una conseguenza di tutto questo. Non credo di aver sbagliato così tanto. Sono episodi che non posso cambiare, e con cui ho fatto pace. All’inizio vedevo solo il lato negativo. Poi, pian piano, sono arrivati anche i pensieri positivi. Abbiamo giocato cinque ore e mezza di tennis di altissimo livello. Qualcuno doveva perdere. Ma è stato bello che proprio la finale sia stata la partita più spettacolare. Non succede spesso. L’atmosfera era incredibile e sapere di aver contribuito a creare tutto questo mi rende orgoglio”.

La rivalità con Alcaraz

In ultimo, il campione altoatesino si sofferma sulla rivalità con l’iberico: “Negli ultimi sei Slam, ce li siamo divisi io e Carlos. È già un segnale. Certo, contano forma fisica e talento, ma alla fine è la testa a fare la differenza. Il tennis è uno sport mentale. Sono i dettagli nella tua testa che decidono tutto. Per ora stiamo andando bene entrambi, ma non bisogna dare nulla per scontato. Una nuova generazione sta già arrivando”.