Tutti pazzi per Sinner: un 48enne di Velletri celebra l’impresa di Wimbledon con un tatuaggio sul braccio

L’Italia ama Jannik Sinner come dimostrato dai clamorosi ascolti TV della finale di Wimbledon con Carlos Alcaraz.
Un 48enne di Velletri si tatua l’immagine di Sinner
Non deve, quindi, sorprendere troppo che la prima vittoria del nativo di San Candido sull’erba londinese sia diventata un tatuaggio: qualche minuto dopo il successo dell’azzurro, il tatuatore Alberto Marzari ha ricevuto la telefonata di un amico, Andrea De Gregoris, per farsi tatuare l’immagine del n. 1 al mondo accovacciato a testa bassa accanto al trofeo.
Il 48enne di Velletri spiega alla Gazzetta dello Sport la sua passione per i tatuaggi e per i tennisti partita da Roger Federer: “L’idea di un tatuaggio per Sinner parte da lontano. Dopo le prime grandi vittorie ho iniziato a pensare di averlo per sempre addosso. Quando ha trionfato anche a Wimbledon, nel torneo più prestigioso che ci sia e che offre il tipo di gioco che in assoluto preferisco, ho capito che era il momento di celebrarlo dedicandogli un pezzetto di pelle. Abbiamo pensato a qualcosa di iconico ma non volevamo banalizzarla troppo, quindi abbiamo escluso quella stravista di Jannik con le braccia al cielo. Questa è più umana ed emozionale, rappresenta il momento in cui probabilmente Sinner realizza che cosa abbia combinato. Io mi sono commosso. Purtroppo in passato, da giocatore e amante del tennis, mi potevo esaltare praticamente solo per vittorie di campioni stranieri, adesso invece abbiamo il numero uno, è emozionante e straordinario. Sinner, che è anche un bravo ragazzo, il miglior ambasciatore che potessimo avere, ci ha liberato da decine di anni di frustrazione. Per me è un predestinato, lo vedremo ancora a lungo. Qualche anno fa avevo fatto un tatuaggio con Roger Federer a smash, sempre a Wimbledon, dopo che Roger ha annunciato il ritiro ufficiale. Federer è stato tennisticamente il grande amore della mia vita, per stile, qualità e talento. Ora c’è Jannik”.