US Open

Il nuovo taglio di capelli di Alcaraz: una trovata pubblicitaria? E gli sponsor premiano Carlos rispetto a Sinner

Esce una nuova teoria sul look con cui Carlos Alcaraz si è presentato agli US Open
Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz (Getty Images)

In tutto il mondo si è parlato del nuovo taglio di capelli di Carlos Alcaraz che, quando si è presentato rasato a zero agli US Open, ha sottolineato che si trattasse di un errore compiuto dal fratello Alvaro.

Il motivo del nuovo taglio di capelli di Alcaraz

Secondo El Mundo si tratta, invece, di una trovata pubblicitaria concordata con lo sponsor Nike anche se il team dell’iberico nega: “La Nike, si dice agli US Open, voglia promuovere la riedizione della sua collezione di calcio Total 90 quella dei Mondiali di Corea del 2002, la collezione brasiliana di Ronaldo e quella pubblicità della gabbia per cui ha scelto Alcaraz. Il primo giorno degli US Open, quella foto era quella giusta: lo spagnolo con i capelli rasati e la maglietta Total 90. Secondo Google Trends, le ricerche della collezione sono salite alle stelle“.

Alcaraz guadagna più di Sinner con gli sponsor

Sempre secondo El Mundo il 22enne di El Palmar sta guadagnando più di Jannik Sinner con gli sponsor per due motivi: “Lo spagnolo ora guadagna tra i tre e i quattro milioni in più di Sinner, motivo per cui lo ha superato in guadagni l’anno scorso. Secondo la rivista Forbes, Alcaraz ha guadagnato 41,3 milioni di euro più dell’italiano, nonostante quest’ultimo abbia vinto più titoli e intascato il premio di 5,4 milioni di euro al Six Kings Slam in Arabia Saudita. Ci sono molti fattori in questo sorpasso finanziario, ma possono essere riassunti in due: il sorriso di Alcaraz, da un lato, e stiamo parlando di qualcosa di innato, e il lavoro del suo team, dall’altro, e qui stiamo parlando di una questione professionale“.

Secondo Carlos Cantò, che ha lavorato per anni presso IMG, c’è anche una scelta strategica di Alcaraz a favorirlo rispetto a Sinner: “Sinner ha scelto di sfruttare la sua popolarità in Italia e di circondarsi di aziende locali come Gucci, Alfa Romeo, Lavazza, Parmigiano Reggiano, De Cecco, Fastweb e Technogym, mentre Alcaraz ha intrapreso una strada diversa. Carlos si sta circondando di marchi internazionali e premium; è chiaro che ha una strategia diversa da quella di Sinner. Forse l’influenza di Nadal, che era già il volto di aziende spagnole grandi come Santander, Movistar e Mapfre, ha giocato un ruolo in questo“.

Il portafoglio di sponsorizzazioni del n. 2 al mondo include Louis Vuitton, BMW, Calvin Klein, Evian, Danone e, soprattutto, Rolex; da notare che Rafa Nadal non è mai riuscito a firmare con la casa svizzera perché troppo concentrata su Roger Federer, mentre Alcaraz c’è riuscito al primo colpo: anche questo, alla sua immagine, ha fatto benissimo.