Le Università degli Stati Uniti sentenziano: la rivalità tra Sinner e Alcaraz fa bene a entrambi

I grandi professori delle università americane hanno studiato da vicino la rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, trovando molti aspetti positivi come rivelato dal New York Times.
I lati positivi della rivalità tra Sinner e Alcaraz
Gli esperti sono, infatti, convinti che i due tennisti traggano ispirazione l’uno dall’altro, affinando inoltre i rispettivi punti deboli del loro gioco.
Secondo il dottor Moore entrambi si migliorano a vicenda: “La chiave per entrambi è usare la concorrenza come carburante: una rivalità sana è quella che genera entusiasmo, le rivalità maggiori non ti mettono solo alla prova ma ti ricordano anche perché ami quello che fai”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il dottor Kilduff: “Ciò che distingue lo stress buono da quello cattivo è se si considera la rivalità come una sfida che dà energia oppure come una minaccia che esaurisce, è quello che fa la differenza tra lavorare fino a tardi per un progetto che appassiona o bruciarsi su compiti che non ci piacciono solo per stare al passo con il rivale”.
Non è, quindi, un caso che il rendimento di Alcaraz sia calato durante la sospensione di tre mesi di Sinner a causa del caso Clostebol perché Carlitos non aveva più il suo grande rivale con il quale confrontarsi in campo.