US Open 2025, Alcaraz: “Il miglior torneo della mia vita”

Percorso quasi netto per Carlos Alcaraz nello US Open 2025, lo spagnolo vince il secondo titolo della sua carriera a Flashing Meadows e lo fa lasciando solamente il secondo set nella finale a Jannik Sinner. Lo spagnolo, in conferenza stampa, ha ammesso che questo è “senza dubbio il miglior torneo della mia vita, per come ho giocato dall’inizio alla fine. Da quando sapevo di poter tornare numero uno del mondo, questo è diventato il mio obiettivo della stagione. È sempre bello raggiungere gli obiettivi che ci si pone, spero di mantenere la leadership fino alla fine dell’anno, ma intanto è un sogno avere il trofeo in mano e aver centrato questo doppio traguardo. Subito dopo aver perso la finale a Wimbledon ho pensato a cosa avrei dovuto migliorare per vincere la partita successiva. Non sono andato subito in campo, ma avevo bene in testa tutti i dettagli del lavoro da svolgere. Mi sono detto che non aveva senso preoccuparsi di vincere o perdere, ma dovevo provare a fare sempre le cose giuste in campo”.
US Open 2025, Alcaraz: “Sinner prevedibile? No, ma adesso ci conosciamo bene”
Uno dei temi affrontati in conferenza stampa riguarda l’imprevedibilità del gioco di Alcaraz, mentre invece Sinner ha detto di esser stato troppo prevedibile in finale: “Non lo definirei prevedibile, ma di certo ormai ci conosciamo bene e so cosa aspettarmi da lui. Come lui guarda tanti miei match, anche io allo stesso modo guardo le sue partite per capire cosa fare contro di lui. Adoro come gioca e mi diverte osservarlo, ma c’è tanto studio dietro per rendermi conto di quali contromisure adottare con lui. Io ho il mio stile, sento di poter fare tutto in campo, dal colpo piatto agli slice, dalle volée alle palle corte. Ho lavorato tanto per aggiungere solidità e ridurre gli errori, fin da quando ero ragazzino. Adesso sento che questa varietà di colpi mi porta un vantaggio importante, specialmente quando sto bene fisicamente e arrivo con facilità su ogni palla. Questo è quello che per me fa la differenza”.