US Open

US Open 2025, Alcaraz: “Il numero uno mi mette pressione. Cerco di non pensarci”

Carlos Alcaraz domina il quarto di finale contro Jiri Lehecka e torna nuovamente in semifinale allo US Open
Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz (Getty Images)

Prosegue immacolato il cammino di Carlos Alcaraz nell’edizione 2025 dello US Open, con lo spagnolo che si qualifica alla semifinale senza perdere neanche un set. Il numero due del mondo batte agevolmente Jiri Lehecka con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-4 in un’ora e 56 minuti di gioco e adesso aspetta il vincente del match di cartello di questa notte tra Novak Djokovic e Taylor Fritz. Prestazione dominante per Alcaraz che concede pochissimo all’avversario, perde appena 14 punti in altrettanti game al servizio senza concedere neanche una palla break a Lehecka, che poco può contro le accelerazioni dello spagnolo. Al termine del match, intervistato da Sam Querrey, il numero due del mondo ha parlato così: “Non mi piace guardare tanto i miei highlight, ma qualche volta vedo i miei fratelli che guardano i miei video. Ogni tanto mi diverto a vederli con loro, riguardo i miei colpi e cerco di ricordarmi i momenti dei match che ho vissuto”

US Open 2025, Alcaraz: “Giorno di riposo? Giocherò a golf”

Il tema centrale di questo US Open è la corsa al primo posto nella classifica mondiale e Carlos Alcaraz non ha nascosto il suo interesse nel tornare in vetta alla classifica: “È difficile non pensare a questa cosa, ma ogni volta che entro in campo cerco di non pensarci. Mi metto pressione se penso al numero uno del mondo, devo scendere in campo e cercare di raggiungere i miei obiettivi. Il numero uno è lì, ma io penso a fare il mio gioco e le mie partite. Sicuramente tornerò in campo a giocare a golf, al 100%. Sta funzionando bene, è una routine che sta andando al meglio e ogni volta che posso vado a giocare. Avrò un round molto difficile domani contro Sergio Garcia, domani parleremo di quanti colpi di vantaggio dovrà darmi (ride, ndr). Almeno 10-15 colpi di vantaggio, purtroppo non sono così forte”