US Open

US Open 2025, Djokovic in conferenza: “Nervoso? Non mi piace giocare male”

Novak Djokovic ha analizzato in conferenza stampa le difficoltà vissute nel secondo turno dello US Open
Novak Djokovic
Novak Djokovic (Getty Images)

C’è sempre qualcosa da dimostrare quando si scende in campo. Amo competere, ma non mi piace quando non gioco bene”. È un Novak Djokovic piuttosto schietto e sincero quello che in conferenza stampa analizza il successo in quattro set contro Svajda nel secondo turno dello US Open. Il fenomeno serbo è apparso nervoso soprattutto nel primo set, perso malamente al tie-break: “Mi sentivo frustrato per come stavo giocando e per altre cose a cui stavo pensando che mi riguardano ma che non starò qui a raccontarvi. Non è un problema di motivazioni, cercavo solo di restar concentrato e risolvere il rebus che avevo di fronte a me. Metto ancor più pressione a me stesso per provare a fare sempre meglio ed è quello che chiedo anche al mio team. Oggi ho faticato a trovare ritmo, per questo non mi sono gasato anche dopo aver vinto qualche bel punto”.  

US Open 2025, Djokovic: “Voglio tirare fuori il meglio per vincere ogni partita”

La questione motivazione è centrale nelle parole di Djokovic, che spiega quello che è il suo approccio ai grandi tornei: “È una questione di prospettive. Se guardiamo ad ampio raggio è ovvio che dopo tutto ciò che ho vinto qualcuno possa pensare che non ci sia più nulla da conquistare o da dimostrare. Nel breve termine invece si tratta di tirare fuori il meglio per vincere ogni partita ed è quello che ho fatto oggi. Non sono soddisfatto del mio livello, ma esistono giornate come queste in cui occorre trovare il modo di vincere le partite anche quando non sei al meglio. Amo ancora il gusto della competizione e quella sensazione che mi dà lottare in campo. Sono molto severo con me stesso perché mi aspetto sempre di giocare a un livello alto, il che non può essere sempre possibile. Ho ancora voglia di competere con questi giovani, altrimenti non sarei qui”.