US Open 2025, Ferrero tiene Alcaraz con i piedi per terra: “Carlos ha ancora molto da fare”

Dopo il doloroso k.o. rimediato nella finale di Wimbledon con Jannik Sinner, c’era un forte desiderio di riscatto da parte di Carlos Alcaraz che ha trionfato agli US Open, perdendo un solo set, peraltro in finale con l’azzurro.
Alcaraz è un camaleonte ma deve migliorare
Secondo il coach del nuovo n. 1 al mondo, Juan Carlos Ferrero, ci sono ancora margini di miglioramento: “È molto completo. La cosa straordinaria di Carlos è che è un camaleonte. Gli si può chiedere qualsiasi cosa, si adatta e ci riesce. Lo si vede negli allenamenti. È la cosa più incredibile di Carlos: è capace di migliorare in poco tempo ciò che deve migliorare. Ha solo 22 anni, e non si può considerarlo perfetto. Ha ancora molto da fare. I suoi servizi stanno migliorando, i suoi dritti, i suoi rovesci ma c’è ancora strada da fare. Se pensiamo di non farcela, commettiamo un errore”.
La lezione della finale persa a Wimbledon
Il tecnico iberico pone, poi, l’accento sulla sconfitta rimediata sull’erba londinese come punto di partenza della vittoria a New York: “Penso che imparare dal passato sia molto importante. A Wimbledon non ha giocato il suo tennis e abbiamo preparato la finale degli US Open in modo specifico. L’obiettivo era mettere più pressione a Sinner. È molto difficile giocare in modo così aggressivo, ma siamo molto contenti per come sono andate le cose. Dovevamo affrontare meglio le partite con Sinner e ci siamo riusciti. In allenamento abbiamo lavorato su alcuni aspetti in particolare. Anche dopo il riscaldamento, ci siamo confrontati nuovamente sulla tattica da utilizzare”.