US Open 2025, finale Sinner-Alcaraz: l’analisi post-match di Bertolucci, Panatta e Volandri

Uniti dall’aver allenato la nazionale italiana di Coppa Davis con il livornese ancora in carica, Paolo Bertolucci (protagonista del podcast “La Telefonata”), Adriano Panatta (intervenuto alla Domenica Sportiva su Rai 2) e Filippo Volandri valutano la prestazione di Jannik Sinner nella finale persa con Carlos Alcaraz agli US Open con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4.
Paolo Bertolucci
“Ed eccoli, puntuali e precisi come al solito: sono partiti i processi sommari nei confronti di Sinner. Posso dire? Sono meravigliosi. Non capiscono che nello sport si vince e si perde. Il numero uno che perde contro il n. 2 al mondo è una cosa normalissima e ci sta nella vita: sette o otto volte all’anno Sinner e Alcaraz perdono. Ieri sera Alcaraz ha giocato benissimo, mamma mia. C’era poco da fare per Jannik e non è un discorso di numeri o percentuali: tanto di cappello perché quando lo spagnolo gioca così semplicemente non si può battere”.
Adriano Panatta
“Sono due giocatori superiori in maniera quasi imbarazzante nei confronti di tutti gli altri. Quando giocano entrambi al 100%, il match è veramente imprevedibile e può vincere sia l’uno che l’altro, un po’ come è successo al Roland Garros. Quello è il metro di misura delle loro performance. Mi aspettavo una partita un po’ più combattuta, però ho visto subito Alcaraz fare 7-8 cose nel primo set in tutte le parti del campo e ho capito che tirava una brutta aria. Dopo questa sconfitta è rimasto tutto uguale, sono due grandissimi campioni. Sinner è impressionante quando riesce ad imporre il suo gioco, ma Alcaraz onestamente ha più soluzioni tecniche che non sono facili da mettere in opera. A New York ce l’ha fatta e qualcosina in più lo ha dimostrato. Magari però la prossima volta vince Sinner in tre set”.
Filippo Volandri
“Gli inizi hanno spesso fatto la differenza. È stato bello vedere Jannik alzare il suo livello dopo essere stato in svantaggio. Quando è riuscito a farlo, ha fatto dubitare Alcaraz. Tuttavia, nel terzo set, aveva bisogno di una migliore percentuale al servizio. A New York Alcaraz è stato migliore di Sinner, ma Jannik impara da queste sconfitte e tornerà più forte. Lo spagnolo è migliorato notevolmente al servizio e ha coperto il campo in modo incredibile. Nonostante le accelerazioni di Jannik, la palla è sempre tornata indietro. Di solito, Sinner è il migliore sotto pressione, ma questa volta l’ha subita”.