US Open

US Open 2025, Nardi: “Non mi sentivo bene. Manca la costanza”

Brutto US Open per Luca Nardi, che viene eliminato al primo turno da Machac vincendo solamente cinque game
Luca Nardi
Luca Nardi (Getty Images)

Che fosse un primo turno complicato per Luca Nardi allo US Open si sapeva, che potesse lasciare Flashing Meadows con soli cinque game vinti era meno prevedibile. Il tennista azzurro è stato sconfitto con il punteggio di 6-3, 6-1, 6-1 da Tomas Machac e in conferenza stampa ha analizzato così la sconfitta: “Ero un po’ stanco, non mi sentivo bene e ho fatto tanta fatica. Purtroppo è andata così, già dall’inizio non mi sentivo apposto fisicamente. Capita di avere giornate negative e oggi è stata una di quelle. Sono arrivato a New York una settimana fa, oggi è il primo giorno in cui non mi sono sentito bene. Avevo un po’ di raffreddore, ma questo non vuol dire nulla. Sono venuto qui per allenarmi e fare bene, cosa che però non è accaduta. Ero reduce da un torneo dove avevo fatto delle buone partite, ora andrò a casa e capirò cosa è successo”. 

US Open 2025, Nardi: “Mi manca la continuità per arrivare in alto”

È un Luca Nardi piuttosto autocritico quello che lascia lo US Open: “Il talento conta poco, se c’è gente davanti a me ci sarà un motivo. Il giocatore non è solo chi colpisce bene la palla, ma ci sono altri aspetti fisici e mentali che vanno considerati. In questo aspetto sono indietro rispetto ad altri miei connazionali, mi mancano altri fattori ed è difficile così arrivare in alto. Il mio tallone d’Achille è sicuramente la costanza, sia in allenamento che in partita. Per questo motivo sono 80 al mondo e non dove potrei essere, ammesso che arriverò mai più in alto perché nessuno ha la sfera di cristallo. La voglia di sicuro non manca, ma ci sono alcuni allenamenti dove mi alleno con meno intensità e partite dove gioco come oggi. Sono contento delle persone con cui sto lavorando e credo di essere migliorato. Stiamo facendo bene, ma manca ancora qualcosa. La strada è lunga, devo riuscire a giocare con più intensità per più partite e più tornei. Adesso andrò in Asia, giocherò in Cina, a Tokyo e Shanghai”.