US Open

US Open 2025, Sinner in conferenza: “Tengo tanto a questo torneo”

Jannik Sinner centra il quarto di finale allo US Open battendo nettamente Alexander Bublik
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Poteva essere un match piuttosto insidioso, Jannik Sinner ha trasformato l’ottavo di finale allo US Open contro Alexander Bublik in un vero e proprio massacro. In conferenza stampa il numero uno del mondo ha analizzato così il match: “Ci siamo preparati molto bene, soprattutto tatticamente abbiamo cambiato qualcosina, ma lui è imprevedibile come giocatore. Trova soluzioni molto diverse, è talentuoso. Sembra facile dato il punteggio, ma non è così facile. Le cose possono complicarsi, nel terzo se mi fa il break sul 4-1 non si sa. Sono contento dell’approccio a questa partita. Sono sicuramente segnali abbastanza positivi per me. Mi ha fatto i complimenti e glieli ho fatto anche io perché sta facendo una bellissima stagione. Ha vinto Halle, poi ha vinto due tornei. Ha detto che ho alzato il livello da Halle a qua. Era una battuta abbastanza simpatica, ma ci conosciamo abbastanza bene come persone e giocatori. Sappiamo un po’ cosa aspettarci, è un po’ diverso. Però è stato un momento simpatico

US Open 2025, Sinner: “Poche distrazioni, voglio buttare meno energie possibili”

Sinner ha poi spiegato quello che è il suo approccio allo US Open e la voglia di controllare ogni singolo spostamento: “C’è anche da capire un po’ i momenti. Oggi ero abbastanza concentrato, ci sono altri momenti e tornei in cui la prendo più sul ridere, in modo rilassato. In uno Slam è diverso, sono più concentrato, anche perché ci tengo tanto a questo torneo. Oggi non l’ho neanche sentito, stavo facendo le mie cose. Questa città è molto diversa. Sembra quasi che tu sia in un film. Io scelgo di riposarmi tanto, non esco tanto fuori, sto molto in hotel, cerco di dormire il più possibile per fare il meglio possibile al campo, poi torno e mi riposo di nuovo. Ormai da molti anni ho questo approccio negli Slam: cercare di buttar via meno energie possibili. Non è detto che sia giusto o sbagliato, ognuno vive in un modo diverso. Anche io ho i miei ristoranti in cui vado, sono sempre abbastanza tranquillo“.