US Open 2025, Toni Nadal convinto: “Il miglior Sinner non avrebbe battuto questo Alcaraz”

Non si è certamente visto il miglior Jannik Sinner nella finale degli US Open con Carlos Alcaraz che ha visto prevalere l’iberico con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4.
Toni Nadal è, però, convinto che neanche un Sinner al 100% sarebbe riuscito a trionfare contro l’iberico ammirato nell’atto conclusivo di Flushing Meadows.
I 15 confronti diretti tra Sinner e Alcaraz: divisi da soli 6 punti ma è 10 a 5 per Alcaraz
Il punto di vista di Toni Nadal
Nell’editoriale redatto per il giornale El País lo zio di Rafa esalta il connazionale. “Oltre a conquistare il suo sesto titolo del Grande Slam, Carlos ha impedito al suo grande rivale di raggiungerlo a cinque vittorie in questa categoria di tornei e lo ha quasi definitivamente scavalcato nella corsa per chiudere l’anno come numero uno. Forse questa domenica non abbiamo visto la migliore versione di Jannik, ma oserei dire che, anche se l’avesse mostrata, dubito che avrebbe potuto battere un Carlos che ha giocato a questi livelli. Il primo set dello spagnolo è stato uno dei migliori, se non il migliore, che abbia mai visto giocare ad Alcaraz. Ha rasentato la perfezione, ha giocato a una velocità altissima, ha commesso pochissimi errori e, inoltre, ha saputo variare il ritmo dei suoi colpi quando la situazione lo richiedeva. Se c’è stato un momento di preoccupazione durante la partita, è stato proprio nel set successivo. Mettendo in mostra il suo straordinario livello tennistico, una grinta inesauribile, grande creatività, potenza e intelligenza, Carlos è tornato padrone dell’incontro e non ha più concesso nulla al suo rivale. Credo che, molto saggiamente, sia Alcaraz che il suo team tecnico abbiano preso nota di quanto accaduto nel loro ultimo scontro a Wimbledon. In quell’occasione, la scarsa varietà dei suoi colpi aveva permesso a Sinner di imporre il proprio stile. Questa volta, invece, è stato Alcaraz a dettare il ritmo della partita fin dall’inizio. Jannik è stato completamente sopraffatto dall’intensità, dalla varietà e dalla qualità dei colpi del suo avversario”.