Vagnozzi raffredda l’entusiasmo sulla permanenza di Cahill: “Nulla di certo”

La scommessa vinta da Jannik Sinner nei confronti di Darren Cahill con il n. 1 al mondo deputato a decidere il futuro dell’aussie in caso di vittoria nella finale di Wimbledon con Carlos Alcaraz aveva dato l’impressione di una sicura prosecuzione del rapporto di lavoro anche nel 2026, ma Simone Vagnozzi spegne l’entusiasmo in una intervista rilasciata al sito ufficiale dell’ATP.
Vagnozzi e Cahill in simbiosi
Il tecnico marchigiano entra, inoltre, nel dettaglio della relazione lavorativa con il tecnico australiano il quale non sarà agli US Open 2025: “Saremmo tutti felici se Darren Cahill decidesse di restare, ma al momento non c’è nulla di certo. Devo dire che sono molto fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, sia dal punto di vista professionale che personale. Abbiamo legato subito e questo ci ha indubbiamente aiutato nel nostro percorso. Non è mai facile trovare quella chimica, ma abbiamo sempre messo al primo posto l’interesse di Jannik. Nel team abbiamo ruoli diversi: io mi occupo più dell’aspetto tecnico e tattico, mentre lui è più responsabile della parte mentale ed emotiva. Naturalmente condividiamo tutto, e la cosa più importante è che il giocatore senta sempre una voce unita”.
La gioia di allenare il n. 1 al mondo
Vagnozzi è, ovviamente, super felice di poter allenare il più forte tennista al mondo: “Allenare il numero 1 del mondo è una posizione meravigliosa. Significa affrontare ogni torneo con l’intenzione di vincerlo. Come diciamo sempre nel nostro team, la cosa importante è cercare di lavorare e prepararci al meglio possibile per avere la possibilità di competere e vincere più titoli possibile. La cosa fondamentale per noi è avere la tranquillità di sapere di aver fatto tutto nel miglior modo possibile. L’esperienza aiuta. Penso che i migliori allenatori siano quelli che ottengono grandi risultati con atleti diversi. Sta a noi capire come portare valore, ed è per questo che dobbiamo essere come camaleonti: non si può usare lo stesso metodo con giocatori diversi“.