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Wimbledon 2025, Anisimova: “Ho smentito chi non credeva in me”

Amanda Anisimova si conquista la prima finale Slam della sua carriera a Wimbledon e affronterà Iga Swiatek
La tennista Amanda Anisimova
Amanda Anisimova (Getty Images)

Un percorso lungo che ha portato Amanda Anisimova alla sua prima finale Slam ben sei anni dopo la semifinale di Parigi nel 2019 a soli 17 anni. L’americana ha battuto la numero uno del mondo Aryna Sabalenka con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-4 e ha parlato così in conferenza stampa: “Essere in finale a Wimbledon è un sogno, qualcosa che devo completamente realizzare. Ci sono stati tanti alti e bassi, il margine è sempre minimo quando sei di fronte alla numero uno del mondo. Le condizioni oggi non erano facili, ma sento di aver fatto il possibile dal mio punto di vista. Fino a quando non vinci non sei mai sicura se il tuo livello massimo possa essere sufficiente. Sapevo che non avrei potuto solo aspettare i suoi errori, ma avrei dovuto fare qualcosa in più. Sono stata brava a gestire i miei turni di servizi ed essere aggressiva quando potevo. Ci sono stati errori da entrambe, ma abbiamo sempre cercato di essere propositive”. 

Wimbledon 2025, Anisimova: “Swiatek? Mi ha ispirata, la sua etica è incredibile” 

Anisimova ha voluto sottolineare l’importanza del risultato ottenuto oggi, specialmente considerando il suo percorso e il periodo di pausa che si è presa dal tennis: “Ho provato a chi non ci credeva che il mio sogno di tornare e arrivare in cima era concreto. Mi dicevano che non potevo prendermi una pausa così lunga e tornare competitiva negli Slam. Io dicevo di si, il messaggio che ne esce è che si può dare la priorità a noi stessi e alla nostra saluta, prima di seguire quelli che sono i normali tempi dello sport”. In chiusura Anisimova ha parlato di Iga Swiatek, avversaria dell’americana nella finale di sabato: “È una giocatrice straordinaria, con il suo percorso mi ha ispirata. Ci conosciamo da quando eravamo junior, ci eravamo incrociate nella Fed Cup Junior e in tanti pronosticavano un grande avvenire per lui. Io quella partita la persi e ovviamente quei coach hanno avuto ragione, la sua etica del lavoro è incredibile”.