Wimbledon

Wimbledon 2025, Berrettini preoccupa: “La testa si è rotta, devo riflettere sul futuro”

La sconfitta all’esordio con Kamil Majchrzak apre uno scenario inatteso sul futuro tennistico di Matteo Berrettini
Matteo Berrettini
Matteo Berrettini (Getty Images)

I continui problemi fisici hanno svuotato Matteo Berrettini dal punto di vista mentale e, dopo il k.o. all’esordio nel suo torneo preferito a Wimbledon con il modesto polacco Kamil Majchrzak, apre anche alla possibilità di un clamoroso ritiro dalle competizioni.

Berrettini triste e stanco

In conferenza stampa, il morale del capitolino è bassissimo come riportato da Eurosport: “Mi dispiace per le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fisicamente qui. Onestamente, però, questo non è il modo in cui voglio stare in campo. Ho bisogno di prendermi del tempo e pensare al mio futuro. Devo trovare un modo diverso per stare in campo perché inizia a essere un po’ pesante. Il mio team pensava che forse qui mi sarei sentito meglio, ma non ha funzionato. Devo prendermi un po’ di giorni. La partita è appena finita, forse dovrei aspettare un attimo a esprimermi. Ma il tennis è stato piuttosto complicato per me nelle ultime settimane. Fisicamente non mi sono neanche sentito così male. Quello che non c’è stato è il mio solito atteggiamento, quello che ha caratterizzato la mia carriera. Sono state settimane difficili. Tanti down, tanti momenti in cui dovevo decidere se provarci o no. Ricadute su ricadute, è stato complesso. Forse si è rotta anche la testa, forse mi sono rotto anche lì. Troppe volte ho messo più attenzione alla parte fisica per cercare di rientrare senza dare importanza a come mi sentivo nella mente. Oggi probabilmente non mi sentivo pronto a competere da un certo punto in poi. Non so bene cosa devo fare e cosa mi aspetta. Normalmente mi prendo le colpe, ma questa volta mi sento che sono giù e che è un po’ normale visto quello che è successo in tutti questi anni. Ci sta che uno si senta un po’ stanco e abbia bisogno di tempo per riflettere per capire cosa fare in futuro”.