Wimbledon

Wimbledon 2025, Cahill racconta il Sinner privato: “Fuori dal campo è un’altra persona”

Dopo il trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon, Darren Cahill parla in termini entusiastici del proprio pupillo
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill (Getty Images)

Il primo storico trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon ha emozionato Darren Cahill il quale, dopo una scommessa fatta con il n. 1 al mondo, appare intenzionato a proseguire la propria collaborazione con il campione altoatesino.

L’importanza di battere Alcaraz

In conferenza stampa, il tecnico australiano sottolinea come fosse importante riscattare il k.o. di Parigi con Carlos Alcaraz: “Era importante vincere per molti motivi. Carlos lo ha battuto nelle ultime cinque partite. Hanno giocato partite incredibili e Jannik ha avuto l’opportunità di batterlo in forse quattro delle cinque partite che hanno giocato. Non era riuscito a vincere. Quindi era importante non solo perché era una finale del Grande Slam, non solo perché era Wimbledon, e non solo perché Carlos aveva vinto le ultime cinque partite contro di lui. Jannik aveva bisogno di quella vittoria. Quindi era consapevole dell’importanza di chiudere la partita quando ne aveva l’opportunità. Per questo, credo che abbiate visto un po’ più di energia nei momenti importanti e assicurarsi che, quando la partita era a suo favore, chiudesse comunque la porta a Carlos. Ha fatto un lavoro incredibile

Cahill parla del Sinner privato

L’aussie racconta, poi, come sia Jannik fuori dal rettangolo di gioco: “È una brava persona. Ha sempre il sorriso stampato in faccia. La persona che vedete sul campo da tennis, con questa concentrazione e questa attenzione ai dettagli non è assolutamente la stessa persona che c’è fuori dal campo. È un ragazzo divertente, che scherza sempre e che ama la compagnia delle persone intorno a lui. Cucina. Combina guai. Fa errori ovunque. Ci ridiamo su tutti insieme. È un bel gruppo di persone. Poi però ha una mentalità speciale sul campo da tennis. Ed è per questo che lui e Carlos Alcaraz fanno quello che fanno