Wimbledon

Wimbledon 2025, Cobolli: “Dio non mi ha dato il servizio, ma mi ha dato le gambe”

Flavio Cobolli si gode la prima qualificazione agli ottavi di finale a Wimbledon dopo la netta vittoria contro Jakub Mensik
Il tennista Flavio Cobolli
Flavio Cobolli (Getty Images)

Un torneo perfetto fino a questo momento quello che sta vivendo a Wimbledon Flavio Cobolli. Il tennista romano si è qualificato per la prima volta in carriera agli ottavi di finale dominando Jakub Mensik ed entrando virtualmente nei primi 20 della classifica ATP. Cobolli in conferenza stampa ha sottolineato i fattori chiave di questa vittoria: “La voglia di vincere che avevo oggi ha fatto la differenza, mi ha spinto a giocare un buon tennis. Sono rimasto concentrato per tutto il match, sono stato solido e non ho avuto fretta. Credo di aver giocato veramente una bella partita. Ho la fortuna di muovermi bene su ogni superficie. Dio non mi ha dato il servizio, ma mi ha dato le gambe. Dicono tutti così. Io mi trovo bene a soffrire e vincere i punti in difficoltà, anche a costo di fare qualche scivolata. Oggi mi sono mosso molto meglio di lui in campo e alla fine l’ho portato allo sfinimento, gli sono stato appresso e l’ho costretto a fare sempre cose diverse”. 

Wimbledon 2025, Cobolli: “Cilic o Munar? Se sono arrivati fin qua c’è un motivo”

Finalmente Cobolli ha risolto la questione casa: “L’ho trovata, è bellissima. Non ha l’aria condizionata, ma è bellissima. Non sto girando molto qui a Wimbledon, sto quasi sempre al circolo o a casa. Sul circolo non serve neanche dirlo, è il più bello del mondo e nessuno potrà mai togliergli questo premio. È sempre bellissimo essere parte di questo torneo, finalmente sono anche uno dei protagonisti”. In chiusura Cobolli ha parlato del prossimo avversario, che uscirà dal match tra Marin Cilic e Jaime Munar: “A inizio settimana avevo detto che Munar è molto forte negli Slam, credo che anche a lui piaccia l’erba per gli stessi miei motivi. È un bel ‘partitaro’. Cilic è molto forte, ci ho giocato a Parigi ma qua è un’altra storia. Sono cosciente che avrei potuto incontrare Jannik, Carlitos o Nole, ma se loro sono arrivati fin qua c’è un motivo. Cilic ha battuto Draper, basta solo questo”.