Wimbledon 2025, Fognini si commuove e pensa al ritiro immediato: “Due giorni e poi deciderò”

Non c’è posto più bello per chiudere una carriera del Campo Centrale di Wimbledon e Fabio Fognini se ne rende immediatamente conto dopo l’epica sfida con Carlos Alcaraz persa con il punteggio di 7-5 6-7 (5-7) 7-5 2-6 6-1.
Per Fognini potrebbe essere stato l’ultimo match in carriera
In conferenza stampa, il 38enne ligure apre le porte al ritiro immediato dalle competizioni come riportato da Eurosport: “Difficile dire qualcosa. Penso sia stato il migliore modo per salutare Wimbledon e forse anche il tennis. Sono sicuro, ho un sacco di emozioni in testa in questo momento. Atmosfera incredibile, mi sono divertito molto. Ovviamente ho un po’ di amaro in bocca in questo momento. Ho avuto le mie chance e quell’inizio di quinto set è ancora lì. Ma lui è un campione, è il miglior giocatore del mondo insieme a Jannik Sinner. Ho un sacco di rispetto per Carlos. L’omaggio di Alcaraz? È stato molto, molto emozionante. Devo essere onesto: negli spogliatoi ho pianto. Non mi aspettavo di giocare 5 set contro di lui. Sono arrivato qui senza aspettative. Dopo tutti gli infortuni, dopo l’inizio dell’anno difficile. Ero 7 posizioni fuori all’inizio prima di entrare qui a Wimbledon. Ma come ho detto prima: non c’era un modo migliore di andarmene, contro un campione come Alcaraz per cui ho un rispetto enorme. Per lui e per il suo team che conosco molto molto bene. Sono orgoglioso. Questo è lo sport. A volte ti dà, a volte ti toglie. Ho dato tutto, tutto quello che avevo. Adesso ho bisogno di un paio di giorni per vedere dove sono arrivato. Ho 38 anni, ho fatto quello che ho fatto e devo pensare al futuro. Appena è uscito il tabellone Federico mi ha detto ‘Pa giochi con Carlitos, tanto perdi. Però posso venire a vederla?’ . Ovviamente non ho esitato. Flavia è riuscita a venire a vedere la partita. Credo abbia fatto piacere un po’ a tutti. In questo momento faccio fatica a trovare le parole, ma sono contento che siano stati qua e sono contento che Federico abbia visto questa partita contro uno dei suoi idoli, l’altro è Jannik. Ha recuperato anche il regalo, la maglia di Carlitos. Adesso mi servono un paio di giorni per rendermene conto e forse prendere la decisione che è quella di salutare. Salutare Wimbledon così non me lo sarei mai immaginato: è stato bellissimo. E appunto sto pensando che forse non c’è maniera migliore per salutare il tennis. Avete visto che a 38 anni posso fare ancora tante cose. La decisione spetta a me. Ancora non è presa, ma mi servono un paio di giorni per vedere davvero. Perché col ranking che ho non so cosa fare. Ho avuto qualche wild card grazie quanto ho fatto in carriera. Ma dopo questa partita nei Challenger non ci vado. Devo essere sincero. Voglio uscire di qua contento e felice. Felice che Federico e Farah abbiano visto il loro papà giocare in questa maniera contro il più forte del mondo insieme a Jannik. Questo è il regalo che mi porto a casa. Tanta felicità per come sono stato in campo per quello che ho fatto vedere a voi e agli appassionati di tennis. E voglio rimanere con questa fotografia nella mia mente. Poi davanti a una bella birra o un bicchiere di vino il tempo mi porterà consiglio. Per adesso questa è la decisione. Vediamo se nei prossimi giorni sarà definitiva. Devo pensarci, siamo a buon punto. Vorrei finire in una maniera positiva che sia ricordata, oltre alla sconfitta. Mi serve del tempo da solo. Devo stare solo. Nessuno può consigliarmi. Né gli amici, né Filippo, né mia moglie, né papà che ogni tanto è andato giù pesante, ma lo conosciamo: mi vuole bene”.