Wimbledon

Wimbledon 2025, Sinner: “Dimitrov conosce l’erba, sarà una partita difficile”

In conferenza stampa Jannik Sinner ha parlato poi della vita quotidiana a Wimbledon: “A casa cuciniamo io e Simone”
Jannik Sinner e Grigor Dimitrov
Jannik Sinner e Grigor Dimitrov a Miami (Getty Images)

Si proietta già al prossimo turno Jannik Sinner, reduce da record sottratto a Federer per il minor numero di game persi nella prima settimana di Wimbledon. Nel 2004 lo svizzero si qualificò agli ottavi perdendo 19 game, Sinner ne ha persi appena 17 e tra due giorni se la vedrà con Dimitrov: “Non so se sia un bene o un male risparmiare le energie. Dipende sempre da come ti senti ogni giorno, ci sono sempre cose positive e negative. È positivo aver speso poco tempo in campo, ma magari giocare qualche punto in più sotto pressione ti può aiutare. Se ho la possibilità di andare dritto per la mia strada però ci vado. Con Grigor sarà una partita difficile, sa benissimo come giocare sull’erba e ha colpi che possono fare male. È un giocatore totalmente diverso rispetto a quelli che ho affrontato qui. Sarà fondamentale il servizio e cercare di rispondere il più possibile. Sarà sicuramente una partita di alta intensità”. 

Wimbledon 2025, Sinner: “Residui post Roland Garros? Non ci penso, spero di rigiocare una finale”

Sinner ha poi parlato delle possibili scorie post sconfitta in finale al Roland Garros: “Non sappiamo mai cosa può succedere, magari reagisco a quella sconfitta in maniera positiva. Onestamente abbiamo preparato questo appuntamento con grande attenzione e molte energie, abbiamo fatto tutto al meglio per sentirmi bene in campo. Magari una finale in un Grande Slam ha un impatto diverso, ma ormai è passato più di un mesto. Onestamente non ci sto pensando più di tanto, ho altre cose a cui pensare in questo momento”. In chiusura la gestione della casa a Wimbledon, soprattuto in cucina: “Spesso se ne occupa Simone, a volte gli dò una mano ma faccio le cose molto semplici. Ieri sera ho cucinato io, ho fatto un po’ di carne e di pasta. Stiamo molto sul semplice, cerchiamo di rendere mangiabili i nostri piatti. Diciamo che sopravviviamo”.