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Wimbledon 2025, Sinner: “Domani gli esami al gomito, c’è preoccupazione”

Jannik Sinner rivela i dettagli del problema al gomito accusati nell’ottavo di finale con Dimitrov: “Una scivolata sfortunata”
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Una partita condizionata dagli infortuni quella tra Jannik Sinner e Grigor Dimitrov, con il bulgaro costretto al ritiro per un problema muscolare al pettorale. Il primo ad accusare un problema è stato però il numero uno del mondo, che nel primo game è scivolato ed è caduto sul braccio destro. La caduta ha provocato un problema al gomito che ha condizionato Sinner, tanto da richiedere l’intervento del fisioterapista dell’ATP a metà del secondo set. Un problema che rischia di essere serio, come confermato dallo stesso numero uno del mondo in conferenza stampa: “Un po’ di preoccupazione c’è, devo vedere come mi sveglio e come reagisco domani. Sicuramente faremo degli esami, faremo una risonanza magnetica. Nessuno di noi sa ancora che risposta avremo, la priorità assoluta è vedere come sta il gomito”. 

Wimbledon 2025, Sinner: “Sentivo dolore sul servizio e sul dritto”

La dinamica è stata piuttosto chiara, Sinner su un recupero verso sinistra ha perso l’appoggio con il piede e nel cadere di schiena ha appoggiato il braccio destra sull’erba del Centrale. Nel cadere c’è stata una rotazione del gomito che ha condizionato il resto della partita di Sinner, che ora spera di poter recuperare in vista del quarto di finale contro Ben Shelton in programma mercoledì: “È successo subito al primo game, è stata una scivolata piuttosto sfortunata. L’abbiamo anche riguardata al video, non è sembrata una brutta caduta ma ho sentito abbastanza dolore. Sentivo fastidio specialmente quando servivo e quando giocavo il dritto. Domani faremo gli esami e capiremo meglio”. In chiusura di conferenza stampa Jannik Sinner ha analizzato l’assenza del fisioterapista nel suo team a Wimbledon: “L’ATP fornisce degli ottimi fisioterapisti, i dottori sono bravi. Domani controlleremo con una risonanza magnetica per capire se è qualcosa di serio, poi prenderemo le decisioni del caso”.