Wimbledon

Wimbledon 2025, Sinner torna sul caso Clostebol: “Avevo i soldi per difendermi”

Il caso Clostebol tiene ancora banco e Jannik Sinner continua a rispondere con estrema pazienza a tutte le domande in materia
Il tennista Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Il caso Clostebol si è chiuso con la sospensione di tre mesi concordata da Jannik Sinner con la WADA dal 9 febbraio al 4 maggio, ma durante il torneo di Wimbledon il n. 1 al mondo continua a ricevere domande sul tema.

Sinner spiega il caso Clostebol

Interpellato da un giornalista polacco, il nativo di San Candido accetta di parlarne ancora una volta: “Ero nella posizione di poter assumere un avvocato molto prestigioso perché ho i soldi che altri non hanno e che mi sono guadagnato con i miei meriti. Ho seguito lo stesso processo di altri tennisti nella mia situazione, non ho ricevuto un trattamento di favore. Forse la mia difesa è stata più efficace perché ho i migliori avvocati intorno a me. L’ITIA impiega lo stesso tempo per dare una risposta a tutti, so che in passato ci sono state decisioni controverse, ma il mio caso è stato analizzato in dettaglio più volte e la mia innocenza è sempre stata dimostrata. Ripeto che se mi fosse successo quando avevo 18 anni, probabilmente non sarei stato in grado di difendermi come ho fatto ora, quando avevo i soldi a disposizione per mettere insieme una grande squadra”.