Corruzione, condanne pesanti per ex dirigenti calcio

Prosegue la lotta alla corruzione nel calcio: due ex funzionari condannati a pene detentive e multe salate. Tutti i dettagli.
Gianni Infantino

La scure della giustizia cinese si abbatte ancora sul mondo del calcio. Due ex alti funzionari del calcio, coinvolti nello scandalo corruzione che da anni sta scuotendo il paese, sono stati condannati a pene detentive superiori a dieci anni e a multe salatissime. Una mossa che rientra nella campagna anti-corruzione voluta dal Presidente Xi Jinping e che mira a ripulire uno sport che fatica a spiccare il volo a livello internazionale.

Ex capo della Super League condannato: 11 anni per “tangenti”

Tra i nomi eccellenti finiti nella rete della giustizia c’è Liu Jun, ex capo della massima lega professionistica cinese, la Chinese Super League. Un tribunale nella provincia centrale dell’Hubei lo ha condannato a 11 anni di prigione e a una multa di 1.1 milioni di yuan (circa 153.000 dollari) con l’accusa di “tangenti”. La sua caduta in disgrazia era emersa quasi due anni fa, quando era finito sotto indagine per sospetta corruzione.

Ma non è l’unico. Anche Wang Xiaoping, che in precedenza aveva guidato il comitato disciplinare della Federazione Calcistica Cinese (CFA), è stato condannato a dieci anni e mezzo di prigione per corruzione. Il tribunale ha specificato che il valore del denaro o dei beni ottenuti illegalmente da Wang è stato recuperato, e a lui è stata inflitta un’ulteriore multa di 700.000 yuan (circa 98.000 dollari). L’indagine su Wang era stata avviata all’inizio del 2023.

La crociata di Xi Jinping e le condanne eccellenti

Queste sentenze arrivano al culmine di una serie di indagini che hanno messo sotto torchio l’intero sistema calcistico cinese. Da quando è salito al potere oltre un decennio fa, il Presidente Xi Jinping ha condotto una campagna implacabile contro la corruzione, che ha coinvolto diverse figure di spicco legate alla difficile costruzione di una nazionale maschile di successo.

Già a dicembre, le autorità avevano inflitto una pena esemplare all’ex stella della Premier League e allenatore della nazionale maschile, Li Tie, condannato a 20 anni di prigione per accuse di corruzione. Le condanne di Liu Jun e Wang Xiaoping segnano un’ulteriore tappa in questa crociata, inviando un messaggio chiaro: il calcio cinese deve liberarsi dalle ombre della corruzione per poter aspirare a un futuro migliore. Riuscirà questa stretta a ripulire davvero il calcio e a spingere la nazionale cinese verso nuove vette?