Bologna, si riparte da… Italiano: in arrivo il rinnovo

Bagliori di normalità e di permanenza arrivano da una Serie A in subbuglio. Allenatori che salutano, altri che attendono l’occasione giusta per tornare in pista e altri ancora che cercano di approfittare della situazione per fare il salto in una big. Tra richieste di calciatori e quelle di denaro, c’è però anche chi ha sposato in pieno il progetto della squadra che lo ha scelto e che gli ha confermato la fiducia datagli un anno fa. Il Bologna e Vincenzo Italiano sono destinati ad andare avanti insieme, al termine di una stagione che ha visto il club rossonero vincere la Coppa Italia e tornare in Europa, accontentandosi di un’ottava posizione in campionato che poco pesa nell’economia di un’ottima stagione.
Italiano rinnova con il Bologna
Nella giornata di ieri la dirigenza falsinea, per mezzo delle parole dell’amministratore delegato Claudio Fenucci aveva aperto alla possibilità della sua permanenza e, addirittura di un rinnovo del contratto. Una possibilità che, nella mattinata di oggi – 28 maggio – è diventata realtà. L’incontro avvenuto tra le parti nelle scorse ore, infatti, ha avuto esito positivo con la fumata bianca emersa dai campi di Casteldebole. Italiano rinnoverà con il Bologna il contratto attualmente in scadenza a giungo 2026 e sarà ancora lui a guidare il percorso di crescita avviato da Thiago Motta e continuato nel corso di questa stagione.
E ora il Milan…
A far vacillare Vincenzo Italiano era stata l’offerta da 4 milioni di euro presentata dal Milan. Igli Tare, nuovo direttore sportivo rossonero, aveva scelto lui come nome nuovo per la panchina del Diavolo, arrivando a mettere sul piatto un’offerta da top. Dopo aver perso Sarri, però, ora il Milan dovrà cercare un altro nome con il quale dar vita a un progetto di crescita e di rilancio della società, in seguito alle fatiche dello scorso anno. Starà al diesse albanese individuare il nome giusto, con il profilo di Max Allegri che stuzzica e che viene tenuto appeso a un filo dal Napoli, in attesa che Conte prenda una decisione definitiva sul proprio futuro.