Marchisio ‘boccia’ la Juve: “Non sono felice, ma confido in Chiellini”

“Non sono felice. Mi preoccupa aver visto poco affiatamento, non solo tra i giocatori, ma capisco che sono stati anni di grande cambiamento e bisogna ritrovare la bussola. Confido nel rientro in società di Giorgio Chiellini e, in campo, in Manuel Locatelli che ha imparato in fretta cosa è il Dna della Juve. In panchina c’è un allenatore che ha indossato la nostra maglia. La Juventus ha bisogno di solidità, fuori e dentro il campo”. In un’intervista concessa al Corriere della Sera, il ‘Principino’ Claudio Marchisio, ex bandiera dei bianconeri, ha commentato l’attuale situazione del club torinese, così come della Nazionale italiana.
Marchisio sulla Nazionale
“Preoccupato per la Nazionale? Parecchio. Io ora ho un’agenzia da procuratore e posso dirle che i dati di cui disponiamo sull’utilizzo di giocatori italiani sono davvero allarmanti. Due o tre anni fa il campionato Primavera l’ha vinto una squadra in cui non c’era neanche un italiano in campo. E solo il 2% di quei ragazzi extraeuropei è poi diventato un calciatore professionista. Il regolamento stabilisce che gli stranieri possono arrivare dopo l’under 16. Da quel momento in poi di ragazzi italiani ed europei se ne vedono ben pochi nelle formazioni giovanili. C’è anche un grande sfruttamento economico degli adolescenti delle parti povere del mondo”, ha concluso Marchisio.