MotoGP

MotoGP, Ducati dice addio a Bagnaia e Marquez? La rivelazione

Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, ha rilasciato delle dichiarazioni preoccupanti sul futuro di Marquez e Bagnaia
Marquez e Bagnaia
Marquez e Bagnaia (Getty Images)

Nessuna certezza per il futuro di Ducati. Il team leader in MotoGP si è confermato campione in carica nell’ultima stagione grazie alla vittorie di Marc Marquez, ma anche di quel vivaio che oggi conta nomi come Fermino Aldeguer e Pedro Acosta, che alzano le aspettative per un futuro roseo della ‘Rossa’. Futuro roseo sul quale si interroga Pecco Bagnaia, dopo le difficoltà dell’ultimo motomondiale, che lo hanno visto spesso lontano da quel rendimento di alto livello che ha sempre garantito nell’arco della sua carriera e che solo a Motegi è riuscito a replicare. Il numero #63 farà delle valutazioni in vista del 2027, ma non è l’unico a esser messo in discussione.

Domenicali sul futuro di Bagnaia e di Marquez

Alla festa di fine in casa Ducati, dov’è stata presentata la Panigale V4 S Replica 93, l’amministratore della stessa Ducati, Claudio Domenicali, ha parlato anche del futuro di Marc Marquez e di Pecco Bagnaia, non offrendo garanzie su una loro permanenza in sella alla Desmosedici: «Certamente Marquez va sul mercato di nuovo e quindi sarà una tematica da valutare. Credo che lui stia molto bene con noi, noi stiamo molto bene con lui. Però è tutto da valutare e Pecco altrettanto, è stato con noi tanto tempo, vediamo. Però sicuramente il mercato esiste per tutti. Adesso è un po’ presto, credo. Penso che a febbraio-marzo sarà il momento in cui si cominceranno a fare i giochi».

Dominio Ducati

«La cosa che mi stimola di più è una specie di scommessa con me stesso, perché quando abbiamo vinto il primo titolo con Pecco, in diverse interviste ho detto che mi sarebbe piaciuto non vincere un titolo solo, ma aprire un ciclo e fare un ciclo di cinque anni come quello che aveva fatto Michael in Ferrari. Il ciclo di cinque anni si chiude l’anno prossimo. Quindi adesso la sfida è fare il sesto, il settimo e l’ottavo. L’anno prossimo le cose sono più o meno note e conosciute. Nel 2027 sono moto tutte nuove e i ragazzi di Corse, Gigi e Davide Barana, stanno lavorando accanitamente per mettere in pista una moto che sia del livello giusto».

Il nuovo regolamento

«In realtà diverse delle cose che Ducati ha introdotto sono state eliminate dal regolamento, quindi in particolare tutti i sistemi di variazione di assetto al posteriore in cui noi abbiamo intuito per primi che lì c’era una possibilità e abbiamo ottenuto un vantaggio. Pensate che una situazione simile, un assetto variabile posteriore, noi l’avevamo sperimentata già nel 2001 in Superbike, viene da lontano. Come le ali, c’erano già piccole nel 2008, se andate su nel museo trovate una moto di Nicky Hayden. C’è in qualche modo, dal punto di vista generale regolamentare e politico, un tentativo di rendere i regolamenti il più semplice possibile per evitare che Ducati si inventi qualche cosa di strano un’altra volta… Però i ragazzi sono svegli e quindi vediamo se invece nelle pieghe del regolamento qualcosa si trova. Saranno delle moto più semplici da un certo punto di vista, con anche meno possibilità. Quindi sarà da scoprire chi avrà le intuizioni migliori».